Passerella sul Fiume Frido
Era una Passerella di legno sul fiume Frido, presente fino ai primi anni 70, ubicata nei pressi del Mulino Chiarelli. Ci si arrivava attraverso la via di Jumare e permetteva di spostarsi, a piedi, ad amici e parenti tra le frazioni di Conocchielle e di Frida. Era costruita con tavole di legno, che poggiavano su due binari, aveva due parapetti laterali in legno.
Noi ragazzi, dietro piccoli compensi da parte degli adulti, andavamo, spesso, in contrada Frida nel Sale e Tabacchi di Franciscuzzo Gargaglione a prendere le sigarette ed acquistare con la piccola mancia ricevuta un formaggino al latte, o al cioccolato, di forma triangolare, confezionato con carta stagnola e con la figurina di Lupo Ezechiele o di altro personaggio della Disney incollati su di un lato. La Passerella era anche un limite di confine, un punto di frontiera; quando si litigava con i nostri amici di Frida durante le partite di pallone, ci inseguivano fino alla passerella, che non doveva e non poteva essere superata; la si difendeva con bastoni e pietre ed anche con l’accetta, che Ciccio Chirieleison portava con sé. Si trattava, comunque, di una guerra simulata di bassa intensità
La partita di pallone si giocava nella parte alta della frazione Frida, fuori dal centro abitato in un campetto erboso naturale, che aveva al centro un grosso albero di pero attorno al quale si svolgevano le azioni di gioco. Gli amici di Frida decisero arbitrariamente, durante un incontro, che noi Cunicchiddari avremmo rappresentato, dal quel momento, i colori dell’Inter, mentre i fridaiuoli i colori della Juventus.