Innocenti Risate: zio Beniamino Costanza ed il maialino ribelle

Il giorno 25 del mese di Novembre del 1962, come ogni anno, a Viggianello si festeggiava Santa Caterina; dalle frazioni superiori ed inferiori del comune, la gente si recava nel centro cittadino per invocare la protezione della Santa e per fare gli ultimi acquisti, prima dell’inverno. Era abitudine comprare abiti pesanti, utensili per la casa, il baccalà per la vigilia di Natale, il pepe rosso in polvere (zafarano) per i

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Zio Beniamino Costanza nella casa cantoniera

Correva l’inverno dell’anno 1952, molta gente del Pollino s’era già trasferita nella marina di Policoro per svernare, anche la famiglia di zio Beniamino, allora diciassettenne, aveva trovato alloggio in marina; solo poche cose necessarie erano rimaste nella casa di Frida e bisognava portarle a dorso d’asino nella casedda di Policoro. Lo zio fu incaricato dal padre ad eseguire quel trasloco con due asini, di cui uno robusto e potente ma

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