L’aldilà: Zu Matteo i “Ginnirali” e Marcazzozzo

Zu Matteo i “Ginnirali” , padre dell’avvocato Pippinuzzo Rizzo e di Maria, era un usciere comunale, un giorno si recò in c/da Frida a casa di Antonio Fiore, la cui moglie Rosa De Angelis portava il soprannome del padre, detto “Marcazzozzo“, che era morto molto tempo addietro.

Zio Matteo fu accolto con cordialità dalla famiglia Fiore, mangiò e dormì a Frida, a casa loro e godette della generosa ospitalità. A tarda sera, dopo un ottima cena, andò a dormire, ma durante la notte non riuscì ad avere un sonno tranquillo, a causa del freddo che c’era nella stanza.

Nel dormiveglia avvertiva di non essere protetto dalle lenzuola e dalle coperte, che scivolavano sempre lontane dal suo corpo, fuori dal letto, nonostante i numerosi tentativi da lui fatti per coprirsi. Non si sentiva tranquillo, era anche agitato, cambiava in continuazione decubito, perchè aveva l’impressione che nella stanza ci fosse qualcuno che gli tirasse le coperte e lo osservasse. Nel buio fitto della notte, in assenza di qualsiasi bagliore di luce, ed anche perchè le palpebre rese pesanti dal sonno restavano chiuse, non gli fu possibile evidenziare persone o cose.

Ma la sensazione di essere osservato, montava dentro, e lo spinse ad aprire,dopo qualche ora, gli occhi, sebbene coesistesse in lui la paura di capire e di vedere.

L a visione fu violenta ed improvvisa: come in una bolla trasparente e luminosa, ai piedi del letto, seduto su una sedia, con i contorni netti del viso messi in risalto, si stagliava nel buio “Marcazzozzo“, il padre defunto di zia Rosa, che lo osservava con gli occhi vitrei e freddi, persi nel vuoto.

Nel silenzio della notte che amplificò i battiti del cuore e rese affannoso il respiro, lo “Spirito”, evidenziato, gradualmente, da un bagliore tremulo, cominciò faticosamente e lentamente a parlare: ” è mai possibile che per svegliarti ti debbo tirare le coperte per una notte intera? Hai il sonno pesante!!!!

Il povero Zu Matteo, non riuscì ad ascoltare altro, sorpreso e terrorizzato da quella presenza surreale, si svegliò di soprassalto e tentò di scappare verso la cucina, ma in un istante il buio cancellò ogni cosa e di quella visione non ne rimase che un ricordo inquietante.