Conochielle. Terreni seminativi

TERRENI SEMINATIVI A CONOCCHIELLE

I terreni seminati a grano, a Conocchielle erano moltissimi: alcuni erano nei paraggi del centro abitato, altri erano molto lontani, ed andavano da quota 900 m. (Vignale) a quota 1275 m. (Acquafredda). Alle alte quote non si seminava il frumento di grano, ma la segale, chiamata in dialetto jermana o grano jurmano.

Marianna con la Jrmana

La segale cresce bene alle altitudini più elevate, come nella Vena ‘i L’acqua a quota 1300 metri circa , zona dentro la montagna, contigua al Franciuosso. E’ una specie di frumento a chicco scuro grigio verdastro, a forma allungata ed appuntita, molto piccolo, che dà una farina nera e di conseguenza un pane nero. Si adatta bene alle avversità atmosferiche, non teme le escursioni termiche dell’alta montagna, ed i terreni poveri, non necessita di cure particolari, non richiede concimi e cresce velocemente.

Con gli steli secchi della jermana, privi di chicchi, si fanno anche delle scope per pulire il forno a legno dalla cenere e dai carboni. Un tempo i chicchi tostati erano un surrogato del caffé. Il decotto ha capacità lassative, emollienti,e fluidificanti il sangue. Il pane jermano, in genere, è fatto di farina di segale e di grano bianco, il risultato è buono: il pane è profumato e friabile.

Il “Cappelo” è un grano duro dalla farina gialla, aveva lo stelo molto alto che superava l’altezza del mietitore, per cui si mieteva lasciando la stoppia molto alta, più di 30 cm. Oggi quel “cappello” non c’è più, il suo stelo è molto più basso e la qualità non è eccellente. Nel materano si fa tuttora il pane giallo con la farina di “Cappello”.

La “Carusedda” è un grano tenero, mangiabile dai celiaci per il basso contenuto di glutine, lo stelo, alto più di un metro, è molto debole, si piega con facilità ( si “jetta” facilmente) e porta la spiga a terra. La sua paglia è morbida, ed è mangiata dai bovini, ma anche dai cinghiali.

L'”Autonomia B” -detto Tanimio- era un grano che maturava prima degli altri e non aveva setole (Rista)

La produzione del grano bianco (Cappello, carusedda, autonomia B, mentana) a Conocchielle non era abbondante, a stento, e non sempre, copriva il fabbisogno annuale, la resa dei terreni dava il 7-8 e raramente il 10, ciò significava che per ogni tomolo di grano seminato, se ne ricavavano 7-8, max 10 tomoli.

A partire dalla Funtanedda e salendo verso la montagna troviamo i terreni posti ad ovest della strada mulattiera che porta alla località Acquafredda, i terreni posti ad Est, lato timpa, ed i terreni posti ad ovest sull’altra sponda del torrente Fauciglio, lato Serra:

1.Terreni posti ad Ovest della strada mulattiera, lato dx:

Funtanedda, 1000 metri circa di quota
Pagghiaro ‘i Crapi
Cuozzu Piruozzu
Cégghiestre
Timpone ‘u fago
Pisciculo ‘i vasci
Cagghiògghiero
Pisciculo ‘i susa dove c’era l’ umbrìa ( zona ombrosa contro la caligine)
Timpone , zona centrale lungo la mulattiera
Fossa ‘a Cupa, lato dx del Timpone dopo il Piscicolo, ci sono i faggi
Pantano ‘i Rizzi
Mmèrsa ‘i Lelivanète, attaccata alla scesa del Timpone
Palummaro
Traversa, zona centrale rispetto alla mulattiera
Faucigghio, zona attaccata al canale
Fuossi ‘i Norri
Iermanàti, si seminava la segale, detta jermana

2. Terreni posti oltre il torrente Fauciglio, lato Serra

Timparedde Russe
Murge
Ncinciaredde
Calanchi
Destre

3.Terreni posti ad Est, lato timpa o sx Funtanedda
Ciampirrante
Cuozzu ‘i sparti
Chiano Acqquaro
‘Mpronta ‘a Grutta, zona bassa verso la timpa
Iazzi ‘i Luchi
Sènere , il toponino forse deriva da Sènari che indica l’ortica che non punge, con fiori bianchi (?) detto Lamio Bianco
Acquarieddo
Acquafredda, a quota 1275 metri
Franciuosso, oltre il canale, attaccato alla timpa
Vena ‘i l’Acqua, dentro le macchie della montagna, attaccata al Franciuosso, vi si seminava la jerman

4.Terreni posti nelle vicinanze del centro abitato di Conocchielle

Macchia di Cegghistri -agrifoglio- di Ciccilli

Vignale
L’uort i Ciacubbini
L’uort i Faillace (Propato Nicola)
L’uortü i Rimito ( La Camera Giuseppe e poi La Camera Armando)
L’uortü ‘i Crijaleio ( Chireleison Vincenzo)
L’uortü ‘i Zu Vicienzü ‘i Ciccillo
L’uortu da Pidalisa
U finiero ‘i Ciccilli ( di zio Jacolo Fiore)
Puntiddi ( c’è l’orto sia di Faillace Gennaro che di La Camera Domenico, alias Puntiddo)
‘U finierö ‘i Sciuscko ( Maradei Antonio e poi La Camera Vincenzo alias Capisci)
L’uortu i Franchino u barbiere
l’uortu du Bumminieddu
l’uorti di via Quarto
L’uortu du Monaco
L’uorti p’a via du canalü
‘a calanca di Ntulli ( Signore Silvio )
‘a calanca di Tornaiali ( Valente Nicola)
L’uort ‘i Cristianö ( Cristiano Giuseppe e poi Propato Nicola)
Cimanci ( Ciminelli Agostino, Vincenzo)
A calanca da Chidaia ( La Camera Maria)
Jumàrï
L’uortu ‘i Strampalàto
U mulìnü ( via di Jumari , vecchio mulino dei Chiarelli)
Cuozzu Piruozzu
I macchi ‘i Vracchi
Vene
Capitùnno
L’uortü ‘u ciuotü (vicino alla casa di za Cuncetta)
‘I Pumari
Gaddìcchi:’A terra ‘i Menzaredda (Lo Duca Giovanni)
‘A terra du Diavulumposco (Rubino Giuseppe)
‘A terra di Ntamàti (Fratelli La Camera Antonio, Micuzzo..)
‘A terra i Cimìno (La Camera Antonio)
Altri….