U “Cicatu i Laino”, “zu Ntonio u Castruviddaru”

ZU ‘NTONIO U CASTRUVIDDARO

Storia simile a quella di zu Pietro u castruviddaro, era un venditore ambulante che veniva con il ciuccio da Castrovillari, attraverso la scala di Gaudolino, a vendere frutta e verdura, in cambio di uova, che venivano rubate dai ragazzi dalle cassette del suo asinello, in cambio di altra frutta e verdura. Alcuni ragazzi lo distraevano intrattenendolo con le chiacchiere, mentre altri gli rubavano le uova , che barattavano con altra frutta

IUNTA DI GRANO PER I DEFUNTI

Il 2 Novembre si dava in offerta alla Chiesa una iunta[1] di grano per ogni defunto della propria famiglia. Il grano veniva portato in chiesa ed offerto per le funzioni religiose.

MAST’ANTONIO CIVALE “u FURGIARO”

Era il padre di Civale Vincenzo alias “Piuttosto”, faceva il sagrestano nella chiesa di Varco, serviva la messa e suonava l’organo, andava in giro con un asinello a raccogliere le offerte per la chiesa a cui tanto teneva; la gente offriva grano, fagioli, patate, formaggio ed altro.

La moglie Maria, quando il marito era desiderato dal cliente, rispondeva sempre che il marito non c’era, e che era in giro; soffriva all’idea che la gente cercasse il marito e non lei.

Nel negozio si vendevano tagli di stoffa per vestiti, flanella per pigiami, filo, aghi, capisciole, pignate, piatti, bicchieri, vino, liquori, marsala ed altro

U CICATU I LAINO

Era un signore cieco, proveniente da Laino (CS) che suonava un pianino a cilindro (organetto a rullo azionato da una manovella), un ragazzo lo accompagnava, nei mesi caldi, per le strade delle nostre contrade; girava con flemma la manovella del suo pianino e la musica si espandeva con allegria nell’aria rarefatta e pigra dell’estate. Barattava le sue melodie con formaggio, ricotta, uova, o con un piatto di pastasciutta con abbondante formaggio, pietanza a lui tanto gradita.

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[1] Un pugno di grano

[2] Il 1° negozio di mast’Antonio non era a Varco, ma a Voscari