Conocchielle ieri

La c/da Conocchielle negli anni 50 e 60 contava circa 300 abitanti, molti artigiani dalle contrade vicine venivano a lavorare nei mesi estivi a Conocchielle: Giuseppe Propato (Pippinuzzu u Lupu) da Viggianello faceva il sarto e suonava la chitarra, Zu Francisco Ginnirali di c/da Frida era il Falegname, Mariu Crocchiu di Pedali faceva lo stagnino (caudararo). Minicuccia Genovese di Viggianello lavorava da sarta da Ottobre a Giugno perchè seguiva il nipote Tonino De Tommaso, morto per infarto a 30 anni, che insegnava nella

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Ricette nel villaggio delle favole

MIRLINGIANI ARRIGANATE (Melanzane all’0rigano):  Si dividono le Melanzane   a metà, la polpa va tagliata a quadretti ma non deve essere asportata. Si  salano le melanzane  e si lasciano riposare  per un’oretta,  in modo che perdano acqua. A parte si prepara un  miscuglio di mollica di pane, formaggio, aglio , pepe, origano e pezzettini di pomodori o pomodorini. Si dispone il ripieno sulle melanzane, tra  e sopra i quadretti della polpa

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Alimenti principali a Conocchielle nel 1° cinquantennio del 1900

L’alimentazione base, con riferimento al primo cinquantennio del Novecento, prevedeva quasi ogni giorno i fagioli, che a pranzo si mischiavano con la pasta fatta in casa, a cena si servivano “a insalata”, conditi con olio crudo, aglio e zafaran‘ pisat‘ , oppure cucinati nelle minestre con svariate verdure (rape, cicoria, scarola, cavolo cappuccio, verza), e/o con le nnugghie. Una minestra comune, preparata nei mesi freddi era cappucci e fasuli, con

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Censimento case e ruderi via Gallicchi

Oggi 12 Novembre 2020 sul lato Ovest di via Gallicchi ci sono ancora dei ruderi e qualche casa semidiruta ed abbandonata, sul lato Est tutte le case ed anche i ruderi sono scomparsi, resiste solo la casa abbandonata di La Camera Nicola “Monti” nei pressi della quale c’era una grande quercia venduta ai Monti da Vincenzo Gallicchio padre di Gallicchio Francesca madre di nonno Biagio. Nella casa n. 7 abitarono

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Conocchielle Giugno 2006: case e ruderi di Via Gallicchi

Via Gallicchi  è la strada da attraversare per andare in Montagna. Da qualche anno è deserta, tutte le abitazioni sono vuote, molte sono solo dei ruderi, nessuno vi abita più. I tre fratelli De Marco “Ntamati” , zio Antonio La Camera “Cimino” con la moglie Salvatrice Faillace (nata in data 20/02/1920 e deceduta il 04/11/1996), sono state le ultime persone che vi hanno abitato. Nel rione Gallicchi vi abitavano braccianti, pastori, bovari, muratori, artigiani. Dietro molte case,

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Famiglia Gallicchio “Ciccilli” di Conocchielle

Genitori dei “Ciccilli Gallicchio Antonio La Camera Saveria Figli di Antonio e Saveria – 5 maschi ed 1 femmina- : Francesco Masciuotto, nato a Conocchielle in data 05/06/1892, sposato due volte, dalla prima moglie ha avuto un figlio, dalla seconda moglie che si chiamava Mariarosa di Frida non ha avuto figli. Emigrò da giovane, negli anni 30, in Brasile e lasciò alla moglie il suo unico figlio che morì in

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Famiglia Vincenzo La Camera “Capisci”

Marito: Vincenzo La Camera n.°11/09/1925, detto Vascianderra, deceduto a Conocchielle il Moglie: Cristiano Teresa, figlia di Za Pippina Faillace e di Cristiano Pasquale deceduta il FIGLI DI VINCENZO LA CAMERA e di TERESA Pasquale sposato con Dora Valente di Varco, ha due figli: Vincenzo e Teresa Antonietta (Ninetta) sposata con Signore Carmine, abita a Spezzano Albanese, ha due figli: Silvana e Vincenzo nato nel 1979 GENITORI DI VINCENZO LA CAMERA

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Primo nucleo abitativo della contrada Conocchielle

le Origini del primo nucleo abitativo della contrada Conocchielle non sono note, Verosimilmente i primi pastori che provenivano da Viggianello o da altri Borghi, si stabilirono con le loro mandrie sulla sponda Ovest del torrente Fauciglio. Questa transumanza breve, all’inizio, avveniva per l’alpeggio solo nella stagione calda, in seguito si costituì un nucleo abitativo stanziale nella località NCINCIAREDDA, dove abitava la famiglia Iaschi, di fronte alla località Capitunno, e un

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“Affascina” e “magarie” nel villaggio delle favole

Prologo al mondo magico di Conocchielle “Sutt’acqua e sutta vient pa nucara ‘i malivient”: si dice che le streghe celebrassero il loro Sabba, vale a dire il loro incontro settimanale notturno, sotto le fronde del gran noce di Benevento in Campania. Le streghe si riunivano indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, il vento e la pioggia non ostacolavano l’incontro. “L’AFFASCINA” lat. Fascinum, in italiano Fascinazione, malocchio, legatura appartiene ad una magia minore,

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