Conte Giuseppe “u Barbiere”

ANTEFATTO: Era nato (e cresciuto) a Cassano Jonio in data 07/04/1910, è morto a Conocchielleil 10/07/2001, partecipò alla seconda Guerra mondiale e fu fatto prigioniero, sposato con za Maruzza Francesca Milano nel 1935, ha avuto tre figli: Franchino, Palmina e Rosetta. Dal 1952 la famiglia Conte ha abitato in Via Cammaruozz, vicino alla casa di Turillo. La proprietà venne acquistata da un fratello di Nicola La Camera Giuvannicchio, papà di

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Zio Antonio Maradei “Sciushco”

Zio Antonio Sciushco era una persona di bassa statura, scontrosa, superba, dai modi poco cortesi, aveva una voce acuta, stridula, ed il volto arcigno. Era un abile ed intelligente falegname e bottaio, esperto in barili, botti, garavieddi, varledde, varluni, cascette per il trasporto della sabbia, tummuli, minzitummuli, stuppieddi, misuredde, lancedde, galette; in breve, costruiva di tutto, servendosi del legno di faggio, castagno, cerro, ontano e dei cerchi di ferro, che

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Conocchielle: Casa antica di Ciminelli Vincenzo “Caione”

La Casa è ubicata al piano terra a Conocchielle, in Via Rauta E’ in discreto stato di conservazione ed è formata da tre stanze di circa 15 m2 ognuna, è costruita in pietra ed argilla, ha il tetto sostenuto da una capriata di travi di legno e tavole, ed è coperto da ceramili (coppi) fatti probabilmente nella fornace di Antonio Mattiazzi in località Acuqafredda. Il soffitto posto ad un’altezza di

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IL MULINO AD ACQUA in Contrada Conocchielle: cenni storici

Il Mulino di Francesco Nicola , con annessa segheria, era ubicato sulla sponda Ovest del fiume Frido, in via Jumare, nei pressi della località “Cuozzu Piruozzu”, a circa 100 metri dalla Passerella costruita sul fiume Frido, che collegava Conocchielle alla C/da Frida. E’ rimasto dell’antico Mulino solo un misero rudere inaccessibile, ed invisibile, perchè sovrastato da erbacce, rovi, vitalba, salici ed ontani.Via di Jumare I lavori per la costruzione del

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La LISSIA (Liscìvia)

Il termine deriva dal latino Lixivia (Lix genitivo Licis), che significa acqua mista a cenere e si riconnette a Lixa antico nome dell’acqua, che ha la stessa radice di Liquidus Era il detersivo e lo sbiancante di un tempo, presente ed utilizzato fino ai primi anni 60, quando il bucato lo si otteneva con la cenere del legno, setacciata e sciolta nell’acqua bollente per 2-3 ore. La cenere e l’acqua

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Antica chiesa di Santa Maria del Carmine in c/da Varco

La chiesa di Santa Maria del Carmine non c’è più, sull’antico sito è stata costruita, negli anni 60, l’attuale chiesa di San Francesco di Paola. Le ricerche sulla origine della chiesa della Madonna del Carmine di Varco sono state fatte dal Prof. Propato di Viggianello, che si è avvalso della documentazione presente nell’ “Archivio Vescovile di Cassano allo Jonio, Visite pastorali Viggianello 1840 e 1844” e di “A. Racioppi, il

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LA Carcara (Calcara) a Conocchielle

Era un antico forno per la produzione di calce viva, che avveniva mediante un processo di combustione della pietra calcarea di timpa (roccia di montagna).La Carcara poteva avere una struttura esterna di forma cilindrica, con pareti fatte di pietra, lavorata a secco o con argilla, calce…. L’interno veniva riempito di pietre da cuocere (vedi Carcara di Malcanale di Marina di Maratea) Da noi, a Conocchielle, non c’era una struttura esterna

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La Fornace a Conocchielle

Era una costruzione in muratura, un forno, che serviva per la cottura a fuoco continuo delle argille ed in particolare per la produzione di laterizi impiegati nell’edilizia locale: mattoni, ceramili (coppi), embrici, ed altro. La fornace era costruita come un forno, ma su due livelli: uno superiore formato dalla camera di cottura, dove avveniva la cottura dei manufatti di argilla fresca, che venivano posti su più ripiani di terra, strutturati

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LA CARIVUNARA (Carbonaia) nell’alta Valle del Frido

Era una fornace di sola legna, serviva per produrre il Carbone Vegetale, si preparava con 50-100 ql di rami di scarto degli alberi abbattuti, la legna veniva messa leggermente inclinata, quasi in verticale l’una sull’altra a formare una grossa struttura a forma conica che veniva ricoperta completamente di zolle di terra, al fine di contenere tutto il calore che si generava dalla combustione di questa enorme pira. La terra, per

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