CONOCCHIELLE oggi, Luglio 2015

Serra del Prete e Madonna del Pollino

E’ una delle 34 contrade del comune di Viggianello, ubicata nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, nell’alta Valle del Frido, a circa 950 metri s.l.m., dista dal centro abitato di Viggianello circa 19 Km e da quello di S.Severino Lucano circa 9 km. Ad 1 km ci sono le contrade di Mezzana Salice, Frida e Varco, a 2 km quelle di Torre e Voscari
A Sud di Conocchielle svettano le grandi cime dell’Appennino Meridionale che separano la Lucania dalla Calabria: Serra del Prete e monte Pollino.
A sud-est si erge maestoso il massiccio del Monte della Madonna del Pollino (la Timpa con il caccuo) che domina l’Alta valle del Frido.
Ad Est lo sguardo è attratto dal Monte Pilato , sulla sponda Est del Frido c’è la contrada Frida. Ad Ovest si estende l’altopiano della Serra.

Nicolino “puntiddo” in via Quarto

A Nord c’è l’abitato di Mezzana Salice e Mezzana Torre e sullo sfondo, verso S. Severino, si intravede la Timpa della Guardia
Il borgo di Conocchielle è circondato da alti e appuntiti pioppi e da frondosi salici selvatici, che ne occultano parzialmente la vista; viene lambito da due corsi d’acqua: ad Est scorre il fiume Frido (Jumarä) che separa il territorio del nostro comune da quello di S. Severino Lucano, ad Ovest il Torrente Fauciglio (Canalë o Fuossu i Faucigghi).
Lo stato degli edifici è buono, molte case sono state ristrutturate con la legge sul terremoto, sono quasi tutte riscaldate con il caminetto a legno e con i temosifoni, Il GPL delle bombole o quello dei bomboloni viene usato per cucinare, per produrre acqua calda ed anche per i termosifoni quando non si fa uso della legna. Non ci sono energie alternative: fotovoltaico, pale eoliche o altro.

Piazza Nnant a Cantina

Il territorio è franoso ed è interessato anche da eventi sismici leggeri, ma non è stato scosso negli ultimi 100 anni da movimenti tellurici importanti . A memoria d’uomo nessun evento sismico distruttivo ha interessato nel secolo scorso (1900) ed in questi primi anni del duemila, le nostre contrade. Anche il Terremoto devastante dell’Irpinia del 23 Novembre 1980 che fece 2914 vittime, di cui 66 nella sola chiesa di Balvano , non ha prodotto da noi danni alle persone, ma solo lesioni limitate alle case. Il terremoto del 1857, che ebbe l’epicentro a Montemurro portò morte e distruzione nella Val d’Agri, a Potenza, ma lambì appena i nostri borghi, i nostri paesi.
La mancanza di lavoro , specialmente per i giovani, alimenta ancora l’emigrazione verso il Nord Italia, ma nonostante tutto la qualità della vita è buona , la piccola comunità che vi abita è coesa, pacifica, ospitale e crea momenti di aggregazione durante l’anno, che rinsaldano i vincoli di amicizia e richiamano anche altri amici dalle contrade vicine.

Il pastore Cumpa Peppe Cristiano

FESTIVITA’
Nella seconda metà di Agosto si tiene a Conochielle la Festa del Pastore, che vede impegnata tutta la comunità a prepare un piatto tradizionale ( ‘a minestra mpastata, laghin’ e fasuli o altro), ad organizzare i giochi per i ragazzi e la serata danzante con l’orchestrina. Il nostro pastore Cumpa Peppe Cristiano ogni anno prepara la cagliata con molti litri di latte ovino, e la offre a tutti i partecipanti, a cui spiega anche l’antica arte di produrre il formaggio con il latte e con il caglio naturale fermentato nello stomaco del capretto lattante macellato.

Il 2 Aprile si festeggia S. Francesco di Paola, il 19 Marzo S. Giuseppe, in queste due festività spesso si accende un grande falò (faone) fatto con le fascine di ginestra e raramente si innalza anche l’albero (faggio o pioppo) della cuccagna (‘a Pita) alla cui rocca (cimale di abete o di agrifoglio) si appendono salami che vengono colpiti e staccati a colpi di fucile. Sotto la brace del falò, a sera inoltrata, si “arrostiscono” le patate. Non mancano mai la frittata che viene fatta con la salsiccia o con le sopressate locali, ed il vino di cui si fa abbondante uso. Le due festività, purtroppo, sono solo momenti di divertimento e di gioia che nulla hanno in comune con la devozione cristiana verso i due santi. In quei giorni la chiesa è quasi sempre chiusa e non si celebra neanche la santa messa. L’elemento pagano prevale e sostituisce gradualmente quello cristiano.

Il 16 Luglio si festeggia a Varco la Madonna del Carmine, alla fine della funzione religiosa la festa continua davanti alla chiesa con un rinfresco che viene preparato dai fedeli delle contrade di Conocchielle, Varco e Voscari. Si preparano frittelle, pizzette, fiori di zucca, dolci…, si portano bibite, che vengono offerti gratuitamente a tutti i fedeli, la giornata termina con i fuochi d’artificio. Fino a qualche anno fa un’altra grande occasione di festa era il banchetto (u mmitu du puorch) che si teneva in occasione della macellazione del maiale, ed il banchetto che si teneva a casa della futura sposa nel giorno della promessa di matrimonio fatta al comune (vannià= fare la promessa di matrimonio)

IL FIUME FRIDO

JUMARA DEL FRIDO

Il fiume Frido è stato nella mia infanzia un compagno fedele ed affettuoso, scorre da sempre nella valle a circa 100 metri dalla mia casa, in fondo ai terreni scoscesi (calanche) dei Tornaiali, di Cristiano, di nonno Biagio, di Cimanci, dei Chidai, nel suo alveo ciottoloso, imbrigliato da rive erbose ricche di lappazze (farfaraccio), e bordate da verne (ontani), salici e cespugli di rosa canina. A primavera le primule colorano di giallo le sue rive e le timide violette ne profumano l’aria. Nella stagione calda i suoi “pozzi” di acqua gelida e cristallina sono solcati da numerosi e veloci girini che con il caldo si trasformano in rane.

Il fiume tace di giorno, e libera nella notte la sua nenia dolce e malinconica; con il suo armonioso fluire è stato testimone di lutti e di gioie della nostra gente; ha origliato il mio canto ed il mio pianto e ancora oggi mi attende, mi accoglie nei frammenti di tempo, trascorsi saltuariamente nell’amato borgo, quando la sua voce notturna incontrastata e libera dai rumori e dalle inquietudini del giorno domina le ore di buio e le riempie di sogni belli e rassicuranti.

Chi non è cresciuto con il fiume non capisce il suo canto, viene disturbato, di notte, dal “rumore” che lo scorrere delle sue acque produce. Noi ragazzi degli anni 60 amavamo il fiume, lo attraversavamo a piedi nudi, con gli stivali o con i trampoli, ma temevamo le sue piene d’inverno e le sue acque sempre gelide e fluenti, anche d’estate, che non ci permettevano di fare il bagno.

Nel fiume si lavavano i panni, la lana, si faceva la Lissia, si pulivano le budelle del maiale, si lavavano le pecore dopo la tosatura, si abbeveravano gli ovini, i bovini nei mesi estivi, si buttavano nel fiume anche i cuccioli di cane, i gattini di figliate numerose di cui ci si voleva liberare.

Nel fiume si moriva anche: un giovane di S. Severino Lucano, fratello di Franco Germano, negli anni 60 annegò nelle sue acque mentre faceva il bagno; il signore Ciminelli Giuseppe di Mezzana, sempre negli anni 60, vi morì suicida. Tanti anni fa, a seguito della rottura della passerella di legno di via dei Jumari, che collegava Conocchielle alla c/da Frida, annegò con il suo asinello anche Prospero “Mattiazz”, un ragazzo di Conocchielle, il cui “spirito”, da allora, prese dimora nell’acqua del fiume (11?). Zia Maria La Camera “Magnopra” che si recò al fiume per lavare i panni, qualche tempo dopo l’annegamento del giovane, bevve quell’acqua per dissetarsi e fu “posseduta” per il resto della sua vita da quella strana entità.

Dal suo alveo, parzialmente secco d’estate, si prelevava la sabbia di pessima qualità per la costruzione delle nostre case. Per fare il bagno preferivamo le briglie e l’acqua stagnante dei pozzi del torrente Fauciglio, che nei mesi estivi era sempre calda ed era popolata da libellule multicolori, da girini ed anche dalle bisce che si bagnavano con noi.

Fiume un piena

Le piene d’inverno del torrente Fauciglio erano impetuose, le acque fangose e vorticose superavano le sponde delle briglie e trascinavano a valle sassi, fango ed alberi sradicati dal suo alveo, che si ampliava a dismisura. Le piene del fiume e del torrente generavano un boato continuo ed intenso, simile al rombo possente di un motore, che si avvertiva anche da grandi distanze. D’estate l’alveo del torrente era secco, poca acqua stagnante, non alimentata da acqua corrente, giaceva nei pozzi presenti alla base delle briglie. Scorreva qualche rivolo sotterraneo che di tanto in tanto spuntava tra i ciottoli arroventati. Il Frido rinfrescava d’estate, con le sue acque sempre fredde, le ore della sera e della notte

Il centro abitato della contrada è formato da cinque piccoli raggruppamenti di case,disposti a forma di 8 : rione Rauta, r. Nnant a Cantina, r. Quarto, r. Cammaruozz, r.Gaddicchi.

L’abitato è servito dal 1970 dall’elettricità, dalla rete fognaria ed idrica, che raggiungono tutte le case. L’acqua potabile proviene dalle sorgenti del Frido, anche l’acqua per uso irriguo sorge dalla sponda Ovest del Frido (zona della Capulivata) e raggiunge tutti gli orticelli dei rioni superiori ed inferiori. L’antico acquedotto che serviva solo la fontana pubblica di Sciushko seguiva il percorso della via dei Jumari, un suo vecchio tombino era collocato in prossimità di un ponticello in muratura, sulla strada che portava alla contrada Frida, nelle vicinanze del vecchio Mulino Chiarelli.

SORGENTI D’ACQUA SULFUREA

Ci sono anche 4 sorgenti di acqua sulfurea, non conosciute, non utilizzate: una si trova in corrispondenza di un piccolo canale delimitato da “saliconi”, ubicato a qualche centinaio di metri dalla località Capitunno sulla stradina per Ncinciaredda, dietro la casa di Umberto Caputo u Riggino, l’altra verso Mpronta a Grutta e un’altra ancora si trova nelle vicinanze del Mulino Chiarelli, zona Jumare, un’altra era nell’orto di cumpa Giseppu i Vruschigghi o di zu Vicienzu ‘i Giuvannicchi, vicino a una pumara, nei terreni sovrastanti la stradina che da via Quarto porta al Torrente Fauciglio, ad Ovest della stalla dei Pidalisi. Forse c’è una sorgente di acqua sulfurea anche in località Vene. La raccolta generica, non differenziata dei rifiuti viene assicurata dai camion del comune. Le strade sono tutte asfaltate ed illuminate.

L’assistenza sanitaria fino a qualche anno fa era assicurata con cadenza settimanale dal dr. Vizzino Emanuele (deceduto il 18/11/2002) e dal dr. Mauro (ora pensionato), che erano medici di famiglia nel comune di Viggianello, prestavano la loro opera nella cantina di zia Elvira o in una stanzetta disadorna della casa di zio Giovanni Faillace o di zia Esterina Fiore, o di casa mia adibite ad “ambulatorio”. Attualmente quasi tutti i mutuati vengono serviti dal medico di Medicina Generale di Mezzana Salice.

Agli inizi degli anni 80 anche il sottoscritto ha avuto il privilegio, per alcuni giorni, di lavorare, in qualità di sostituto del mio amico dr. Vizzino negli “ambulatori” di Conocchielle, Viggianello, e Pedali.

Bed and Breakfast

Oggi a Conocchielle, Luglio 2015, vi abitano 5060 persone, gli anziani pensionati sono la maggioranza, non ci sono attività commerciali, ad eccezione del Bed and Breakfast di Gallicchio Giuseppe, non c’è un negozio di generi alimentari, non c’è un bar, non ci sono artigiani, non ci sono scuole: i fratellini Margherita e Silvio Signore frequentano la scuola elementare di Mezzana, Le sorelle Elvira e Letizia Costanza, Rossella Faillace, Marco Conte frequentano le scuole superiori nei paesi vicini.
Le poste, la scuola elementare, il minimarket di Dattoli, la macelleria, il panificio di Armentano Carmine, la chiesa, il campo sportivo sono ubicati nella contrada Mezzana Salice.

I nostri morti vengono seppelliti a Viggianello, dopo il rito funebre che si tiene nella chiesetta di Varco. Fino al 1950 le persone decedute a Conocchielle erano portate a spalle, attraverso la Serra, nel cimitero di Viggianello.

Esiste e resiste un solo bovaro che si chiama Minicuccio La Camera Pidaliso“, aiutato dal fratello Franchino, dalla figlia Teresa e soprattutto dal figlio Francesco nella gestione dell’azienda agricola. D’estate, stagione dell’alpeggio, la mandria di Bovini vive in alta montagna nel Piano Pollino. Alla fine dell’Autunno le bestie fanno ritorno nella nostra contrada e per tutto l’Inverno vengono tenute a stalla e nutrite con fieno e con altro foraggio posti nelle mangiatoie.

Ogni famiglia coltiva ancora per diletto e per necesità il proprio orticello per la produzione di pomodori, patate, fagioli, insalata, peperoni, rapa… La produzione non copre il fabbisogno del nucleo familiare.

Il grano non viene più seminato, il pane non è fatto in casa, ma è portato con furgoni dal panificio Armentano Carmine di Mezzana e da quello di Ammirati di S. Severino Lucano. L’allevamento del maiale è cessato quasi del tutto, il salame viene fatto ancora in casa ma con carne suina acquistata da conoscenti, dal macellaio.

La raccolta dei Tartufi neri, e raramente di quelli bianchi, dei funghi (Porcini, ovoli, gallinacci, prataioli, mazze di tamburo, misciaruoli – tricoloma Georgii -, pinnedde – pleurotus ostreatus -, fung’ a pita – lactarius deliciosus – ) vede impegnata, per pochi giorni all’anno, gran parte della popolazione e rappresenta per alcuni una modesta fonte di reddito. Fino a qualche anno fa si raccoglievano e si vendevano alle industrie del profumo anche i fiori della ginestra. Mia madre nata nel 1933, mi racconta che negli anni 40-50 si raccoglievano e si vendevano anche la genziana utilizzata per la produzione di liquori e la belladonna che era usata nella industria farmaceutica.

Altre forze lavorative presenti nella nostra contrada sono rappresentate dall’infermiere Professionale Nicolino Faillace, che fa assistenza itinerante nel territorio di Viggianello e di S.Severino, dal cuoco Signore Carmine che lavora nel Ristorante “Mulino Iannarelli” di Mezzana, da Vincenzo Conte e da Pasquale Cristiano entrambi operai edili.

I collegamenti con i comuni vicini sono effettuati con un pullman della ditta SAM (Società Automobilistica Mercure) di Castelluccio Inferiore , condotto da mio cugino Antonio Costanza, che da Conocchielle, passando per San Severino Lucano. e Viggianello, raggiunge Lauria Superiore.

Un altro collegamento da Mezzana Salice a San Severino Lucano è assicurato quotidianamente da Pinuccio Dattoli, sempre con un pulman della SAM. La ditta Propato Francesco collega con un autobus, nei giorni feriali, Conocchielle con Viggianello.