Erbe spontanee commestibili

Vilìtta/ sf. Amaranto retroflexus o comune, Vritta appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola. E’ erba commestibile con gambo rossiccio e setoloso; ha foglie lisce e strette con una nervatura bianca a V molto marcata sulla pagina inferiore. Alla fioritura ha delle vistose infiorescenze a forma di spighe (spicastri), cresce nell’orto tra le patate e negli incolti, viene mangiata dai maiali.

E’ utilizzata per insalate, zuppe e minestre, è ricca di minerali, vitamina A, C e ferro fa bane ai diabetici, ne regola la glicemia. Mia madre la usava nella minestra mpastata o riminata

Con i semi, commercializzati come quinoa, si possono fare i popcorn, ed anche, dopo averli tostati e macinati, una buona farina priva di glutine che può essere mangiata dai celiaci. Può essere mischiata alla farina di grano per fare il pane.

Di questa pianta erbacea si può mangiare tutto, dalla radice ai semi. L’importante è che venga cotta perché la pianta cruda contiene acidi ossalici, anche l’acqua di cottura ricca di nitrati e di ossalati non va utilizzata in cucina .

Gambo rossiccio della vilitta

Cardeddä/ sf. Cardella, cicoria crespa, sivone, grespino spinoso, erba selvatica commestibile che cresce negli incolti, ma anche tra le colture, ha foglie strette, seghettate, pelose e appena pungenti, viene utilizzata con altre verdure nella misticanza, come verdura per preparare le frittate, le minestre con patate o con fagioli.

Si raccolgono le rosette basali che hanno foglie tenere e leggermente pungenti e non i rametti cresciuti e fioriti.

Topinambur

Tiritufulo sm. Tartufo, in realtà non si tratta di un tartufo, di un’erba ma del Topinambur, un fiore giallo simile ad un piccolo girasole con un tubero bitorzoluto a forma di patata, che abbondava nell’orticello di Giuvannicchio, dietro alla casetta dei Tornaiali. Noi ragazzi di allora lo mangiavamo crudo dopo averlo superficialmente ripulito, alla meno peggio, dal terriccio