Franciscü i Iaschï (Oliveto Francesco)

Iasco Francesco abitava in via Cammaruozz’ in un tugurio con dietro un orticello , donato dai Monti. Attaccato alla casetta c’era l’orto e l’aia di za Maruzza Milano, la massara,  così chiamata da Iasco

Francesco era un parente dei Iaschi di Mezzana. Il marito della sorella di za Francischedda a Cascula era un suo nipote, era cioè figlio di un suo fratello.

Faceva il furiso e coltivava un orticello dietro la sua abitazione, ma anche gli orti che non erano suoi.

Era un tipo mite, mangiava spesso patate e fagioli, amava bere anche un bicchiere di vino. Qualche volta mandava Rosetta Conte a prendere il vino nella cantina di zu Ruocco, Rosetta strada facendo assaggiava il vino e ristabiliva il colmo con l’acqua della fontanella . Raccontava fatti e storielle ai bambini e cantava la Cicirignola

Il tugurio privo del camino e della canna fumaria aveva due stanzette, in quella di ingresso, dove lui abitava di giorno e di notte, accendeva ad un lato il fuoco ed il fumo tingeva di nero tutto l’ambiente. Bruciava zaccuni 1di sparto e di salice. Dietro la casetta c’era una grande madia di legno di faggio, che non veniva mai bruciata Ammassava cumuli di cenere attorno al fuoco, e li copriva con fascine di sparto, li rimuoveva  una volta all’anno. Rosetta Conte era una piccola vicina di casa, durante il giorno, spesso, andava a fargli visita e con un bastoncino disegnava figure  sulla cenere.

 I bambini gli facevano dispetti, gli nascondevano la chiave della casa e lui si disperava, bestemmiava. La nucara2 di Iasco era di Nuzza i monti, moglie di Giuseppe La Camera monti. Noi andavamo a rubare le noci a Capitunno ma temevamo l’arrivo di Iasco. Lui era il guardiano abusivo della nucara . Rosetta Conte e Ninetta La Camera capisci costruirono una casetta su quel noce e facevano li la spienzula32 e spesso portavano via le noci. Un giorno furono prese a pietrate da Iasco mentre erano nella casetta  e cantavano: oh Maria quanto sei bella

Rosetta e Ninetta si arrampicavano sugli alberi, cavalcavano asini, giumente e specialmente il cavallo di  Nicola, fratello di Trisinedda Faillace capisci e zio di Ninetta

Dal racconto di Rosetta Conte in data 15 Ottobre 2023

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  1. Radici, ceppaia, rami di ginestra e di salice ↩︎
  2. il noce ↩︎
  3. l’altalena ↩︎