Valanzuno e Statìja

Statìja / sf. dal lat Statera, dal greco Statêra, acc. Stater-êros: che pesa , come sostantivo indica anche una moneta.

E’ una bilancia a due bracci di leva, di origine romana formata da un 1° braccio detto stilo, costituito un’ asta di ferro lunga circa 80 cm, a sezione quadrangolare, tarata in kg e loro frazioni, segnati da tacche.

All’asta di ferro si attacca un gancio sospensore superiore che costituisce il fulcro. Per pesate leggere il gancio può essere sorretto da una sola persona, per pesate pesanti nel gancio viene inserita una stanga di legno o di ferro che viene mantenuta a mano o sulle spalle da due persone.

Sul margine inferiore, ad una estremità dello stilo, in corrispondenza del fulcro, c’è il 2° braccio della leva costituito da due ganci a cui si appendono i corpi da pesare, il gancio più lontano dal fulcro pesa i corpi più leggeri, quello più vicino i corpi più pesanti. Ai due gangi corrispondono sullo stilo due graduazioni diverse : una per i corpi leggeri, l’altra per quelli più pesanti

Valanzuno

Sullo stilo scorre un peso detto romano perché nell’antichità aveva la forma della testa di un guerriero romano . Facendo scorrere il romano sulle varie tacche dello stilo si raggiunge un punto di equilibrio in cui lo stilo solleva il romano e si pone in posizione orizzontale. I kg della pesata corrispondono alla tacca dello stilo dove il romano raggiunge l’equlibrio

Simile alla Statìja è il Valanzuno, solo che con con la statìja i corpi da pesare vengono appesi ad un gancio e possono raggiungere il quintale, con il valanzuno i corpi vengono posizionati dentro un piatto metallico, quasi sempre di rame , appeso allo stilo tramite tre catenelle e la pesata massima non supera i 30 kg. Su una faccia dello stilo le tacche arrivano fino a 7 kg, sull’altra vanno da 7 a 30 kg. Lo stilo del valanzuno è lungo circa 46 cm, quello della statia è circa 81 cm. Il romano del valanzuno ha un peso inferiore rispetto a quello della statìja

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