Zu Giseppu i Caioni ed il puledro

Antefatto:

Zu Giseppu ‘i “Caioni” era uno zio di nanna Ncicca Gallicchio -mamma di nonno Rocco Faillace- abitava in via Rauta a Conocchielle, nella casa di za Rosa Antonia e di zu Franciscu Ciminelli, che erano i genitori di Agostino, di Vincenzo e di Maria

Il Fatto:

Zu Giseppu era un bovaro ed ogni giorno portava le bestie al pascolo; Una sera, mentre faceva ritorno a casa, si accorse che dalla mandria mancava il puledro della sua asinella. Tornò prontamente indietro, camminva quasi correndo, era teso perchè temeva che il giovane somarello gli fosse stato rubato.

Giunto sopra Conocchielle, nei pressi della località Funtanedda, scorse all’improvviso il suo asinello, che era in mezzo alla strada mulattiera, bloccato per il petto, dalle robuste braccia di un uomo.

Zu Giseppu andò su tutte le furie, si avvicinò, inveì energicamente contro quel signore ed alzò l’accetta per colpirlo. “Calma, calma Giusè non mi riconosci ? Stai tranquillo, non sono un ladro, il tuo puledro sta in buone mani, abbassa l’accetta ed ascolta:sono il marito di Ncicca a Carcazanca, morto qualche anno fa”; nell’animo di zio Giuseppe, man mano all’ira si sostituì lo stupore ed in fine la paura, e con voce incerta rispose: “ricordo, sì, sì che ti riconosco, ma tu non sei morto? Che ci fai qui, perchè hai bloccato il mio puledrino”?

Rispose l’uomo che nel frattempo aveva liberato il puledro: ” Ho fatto questo per incontrarti e per chiederti un piacere: vai da mia moglie, ti supplico, informala che io non sto bene, sono tormentato dai rimorsi, e non avrò accesso al regno della pace, e dei giusti fino a quando non avrò espiato il mio peccato, dille che deve restituire, a nome mio, mezzo tomolo di grano al vicino di casa, perchè le mie vacche, quando ero ancora in vita pascolarono abusivamente nel suo campo di grano e ne distrussero, in parte, il raccolto”. Dopo quella inconsueta richiesta lo “Spirito” sparì

Zu Giseppu tornato a casa riferì subito a Ncicca a Carcazanca, moglie del defunto, quanto il marito gli aveva raccomandato di dirle. Il vecchio rimase turbato e confuso da quell’incontro “spirituale” e sconvolgente, la sua salute ne risentì, si mise a letto e vi morì dopo qualche mese