Minestra riminata o mpastata
CONOCCHIELLE 21 Agosto 2014, festa del Pastore
Zia Elvira Faillace prepara la minestra “Riminata o ‘mpastata”
La minestra “riminata o impastata” è composta da patate sbucciate e vaiane, fagiolini verdi con il baccello ancora tenero detti anche vagiane, taccole o piattoni, che vengono lessati in acqua salata, le verdure e le patate sono successivamente scolate e sminuzzate con una cucchiaia a bordi taglienti che le impasta e dà loro una consistenza semisolida, come un grossolano purè di patate e fagiolini
Per il condimento della minestra si prepara, a parte, un soffritto con olio di oliva, aglio e polvere di peperoni rossi dolci o piccanti.
La preparazione del soffritto prevede 3 fasi:
1) Si imbiondisce l’aglio, per 2-3 minuti, nell’olio caldo ad una temperatura non elevata
2) Successivamente si aggiunge, velocemente, la polvere di peperone rosso (1- 2 cucchiai) che viene dispersa in modo uniforme nell’olio bollente con un cucchiaio, Il contatto della polvere con l’olio produce un intenso e rumoroso sfrigolìo
3) Si toglie, rapidamente, dopo circa 5 sec dall’aggiunta della polvere rossa, il soffritto dal fuoco e lo si amalgama con la riminata che viene rimestata energicamente con una cucchiaia.
La minestra è così pronta per essere mangiata, si consiglia di gustarla con calma per evitare effetti fantozziani dovuti al calore, che la minestra trattiene per parecchi minuti, dopo che viene tolta dal fuoco
Nella riminata i fagiolini possono essere sostituiti da altre verdure: lattuga, vilitte, zucca, talli e foglie tenere di zucchine o di zucca…….
Oltre all’aglio si possono aggiungere alla minestra anche i peperoni crushki interi che vengono fritti, a parte, nell’olio bollente, ma non troppo.
L’ olio d’oliva, nelle nostre zone di montagna, 30-40 anni fa, era merce rara, per cui il soffritto era preparato con la sugna o con il lardo di maiale, che veniva adacciato, ( tagliuzzato a lardelli) sulla daccialarda ( tagliere grezzo ma robusto di legno massello ) e sfritto.
Buon appetito