LISCA

Lisca / sf. Esca per accendere il fuoco. Si tratta di una Fibra vegetale secca  facilmente infiammabile di aspetto cotonoso, ricavata da un fungo secco di consistenza legnosa (Fomes Fomentarius), adeso al fusto del faggio a mo’ di bubbone. La lisca veniva accesa con le scintille che si generavano dallo strofinio di un pezzo di ferro sulla pietra focaia. Mio nonno Biagio mi raccontava di aver acceso, qualche volta, il fuoco in montagna con la lisca. Il fungo veniva ridotto in frammenti sottilissimi facilmente infiammabili, che si accendevano a contatto con la scintilla prodotta da un pezzo di ferro contro la pietra focaia, se la lisca era umida veniva asciugata al sole. Il fungo da esca venne commercializzato in tutta l’Europa fino al 1832, data in cui entrarono in commercio i primi fiammiferi. Oltre al faggio ho trovato il fungo adeso alla base di un tronco secco, con parziale fradiciume, di albicocco, di pioppo, di abete. L’albicocco secco si trova nel mio orticello, vicino alla fontana di via Rauta. Il tronco secco del pioppo è nelle vicinanze della fontana di via Cammaruoz’, davanti al rudere della casa di zio Antonio Fiore.