Chiesa di Contrada Varco

La costruzione della prima chiesa in c/da Varco di Santa Maria del Carmine cominciò nel 1840, fu ricostruita sullo stesso suolo negli anni 60, è stata ristrutturata nel 2011 ed è dedicata a San Francesco di Paola Link per visionare le notizie inerenti alla storia della chiesetta di Varco: https://biagio.propato.org/antica-chiesa-di-c-da-varco/ Fotografie della Chiesa di Contrada Varco (PZ)

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Antica chiesa di Santa Maria del Carmine in c/da Varco

La chiesa di Santa Maria del Carmine non c’è più, sull’antico sito è stata costruita, negli anni 60, l’attuale chiesa di San Francesco di Paola. Le ricerche sulla origine della chiesa della Madonna del Carmine di Varco sono state fatte dal Prof. Propato di Viggianello, che si è avvalso della documentazione presente nell’ “Archivio Vescovile di Cassano allo Jonio, Visite pastorali Viggianello 1840 e 1844” e di “A. Racioppi, il

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LA Carcara (Calcara) a Conocchielle

Era un antico forno per la produzione di calce viva, che avveniva mediante un processo di combustione della pietra calcarea di timpa (roccia di montagna).La Carcara poteva avere una struttura esterna di forma cilindrica, con pareti fatte di pietra, lavorata a secco o con argilla, calce…. L’interno veniva riempito di pietre da cuocere (vedi Carcara di Malcanale di Marina di Maratea) Da noi, a Conocchielle, non c’era una struttura esterna

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La Fornace a Conocchielle

Era una costruzione in muratura, un forno, che serviva per la cottura a fuoco continuo delle argille ed in particolare per la produzione di laterizi impiegati nell’edilizia locale: mattoni, ceramili (coppi), embrici, ed altro. La fornace era costruita come un forno, ma su due livelli: uno superiore formato dalla camera di cottura, dove avveniva la cottura dei manufatti di argilla fresca, che venivano posti su più ripiani di terra, strutturati

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LA CARIVUNARA (Carbonaia) nell’alta Valle del Frido

Era una fornace di sola legna, serviva per produrre il Carbone Vegetale, si preparava con 50-100 ql di rami di scarto degli alberi abbattuti, la legna veniva messa leggermente inclinata, quasi in verticale l’una sull’altra a formare una grossa struttura a forma conica che veniva ricoperta completamente di zolle di terra, al fine di contenere tutto il calore che si generava dalla combustione di questa enorme pira. La terra, per

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